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Diritto Dell Unione Europea E Giudizio In Via Principale


Diritto Dell Unione Europea E Giudizio In Via Principale
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Diritto Dell Unione Europea E Giudizio In Via Principale


Diritto Dell Unione Europea E Giudizio In Via Principale
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Author : Davide Paris
language : it
Publisher: G Giappichelli Editore
Release Date : 2017-11-27

Diritto Dell Unione Europea E Giudizio In Via Principale written by Davide Paris and has been published by G Giappichelli Editore this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2017-11-27 with Law categories.


Nella dottrina italiana, il giudizio di legittimità costituzionale delle leggi in via principale sembra scontare da sempre una considerazione minore rispetto al giudizio in via incidentale. Pur se sotto il profilo quantitativo il divario fra i due giudizi si è notevolmente ridotto negli anni più recenti, e nonostante si possa cogliere una certa evoluzione anche sotto il profilo della “qualità” costituzionale delle questioni decise nel giudizio in via principale, che eccedono talvolta i confini della mera ripartizione delle competenze fra Stato e Regioni per toccare problematiche attinenti ai diritti fondamentali e allo stato di diritto, sembra tuttavia persistere, a torto o a ragione, l’idea che esso rappresenti “una sorta di genere minore” fra le competenze della Corte costituzionale.Può succedere allora che a una tematica ampiamente indagata in relazione al giudizio in via incidentale venga per contro dedicata un’attenzione decisamente inferiore in relazione al giudizio in via principale. È questo il caso del rapporto fra diritto comunitario e giustizia costituzionale e, più specificamente, della possibilità di invocare il primo come parametro di legittimità costituzionale nel giudizio sulle leggi. Numerosissimi studi hanno indagato a fondo i più diversi aspetti del problematico rapporto fra controllo accentrato di costituzionalità in via incidentale e controllo diffuso della conformità delle leggi al diritto comunitario, così come definito dalla fondamentale e tutt’ora attuale sentenza 170/1984. Al contrario, la stessa attenzione non è stata dedicata a quella giurisprudenza costituzionale che, ormai da oltre vent’anni, pacificamente ammette che il diritto europeo possa fungere da parametro interposto di legittimità costituzionale delle leggi nel giudizio in via principale.Certamente non sono mancati numerosi e pregevoli commenti alle principali sentenze di questa linea giurisprudenziale, così come nelle opere dedicate all’interazione fra diritto costituzionale e diritto comunitario viene generalmente dedicato un certo spazio all’analisi dei capisaldi di questa giurisprudenza . Il tema non è però stato ancora oggetto di uno studio sistematico, che esamini quale effettiva applicazione sia stata fatta della possibilità di controllare la conformità delle leggi al diritto dell’Unione nel giudizio in via principale, e quali specifici problemi, limiti e potenzialità siano emersi quando a fungere da parametro del giudizio astratto di legittimità costituzionale delle leggi è appunto una disposizione di diritto dell’Unione europea.È precisamente questo l’obiettivo che si prefigge il presente lavoro, nella convinzione che il tema meriti di essere oggetto di un simile approfondimento, per almeno due ragioni.La prima ragione attiene alle dimensioni del fenomeno indagato, che non sono affatto trascurabili. Come si mostrerà nel secondo capitolo, l’invocazione del diritto europeo come parametro di legittimità costituzionale, soprattutto nei confronti della legislazione regionale, se non costituisce la regola, di certo non rappresenta più un’eccezione. Negli ultimi dieci anni, infatti, si è riscontrato un deciso aumento in questo senso, al punto che, in prima approssimazione, si può affermare che in circa una pronuncia su cinque fra quelle rese in via principale è presente almeno una questione in cui il diritto europeo è invocato come parametro. Quanto al “tono costituzionale” delle questioni concernenti la violazione del diritto comunitario, chi scrive è ben consapevole che tematiche quali la disciplina delle ceneri di pirite, la caccia allo storno, le concessioni demaniali marittime a fine turistico-ricreativo, e altre che si incontreranno nel corso di questo lavoro, non sono esattamente le prime a venire associate mentalmente al concetto di diritto costituzionale, né quelle che immediatamente attirano l’attenzione dello studioso di questa materia. E tuttavia, dietro la tecnicità delle questioni trattate, non solo sono chiaramente riconoscibili valori e principi di sicuro fondamento costituzionale, come la tutela dell’ambiente o, ancor più, il principio di uguaglianza, ma viene anche in gioco il tema più generale dell’effettività dei vincoli al potere legislativo in un ordinamento multilivello, la cui rilevanza costituzionale è difficile da negare.La seconda ragione attiene invece al ruolo del giudice costituzionale. A partire dalla nota disputa fra Carl Schmitt e Hans Kelsen , l’appellativo di “custode” o “guardiano della Costituzione” è diventato di uso comune per definire il giudice costituzionale. Quando però accetta di giudicare la conformità delle leggi al diritto dell’Unione europea, la Corte costituzionale, più che come “guardiano della Costituzione” sembra agire appunto come “guardiano del diritto dell’Unione europea”. Da un punto di vista formale, non v’è dubbio che essa rimane pur sempre garante della sola Costituzione: è infatti la Costituzione stessa a prescrivere il rispetto dei “vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario”. Se si guarda alla sostanza del giudizio, tuttavia, è chiaro che la Corte costituzionale, più che del rispetto della Costituzione, si fa garante della conformità della legislazione al diritto generato dalle istituzioni dell’Unione europea. Questa evoluzione del ruolo del giudice costituzionale è particolarmente interessante, e non solo in relazione all’ordinamento italiano. È noto infatti che la partecipazione all’Unione europea – così come (e insieme a) l’adesione alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, profilo che in questo studio non si prende in considerazione – ha avuto nel tempo un impatto notevolissimo sul modello accentrato di controllo di costituzionalità delle leggi . Ormai da anni, in Italia e in Europa, la dottrina si interroga su quale ruolo possa ora spettare al giudice costituzionale, in un contesto in cui il legislatore nazionale è soggetto a una pluralità di vincoli differenti che fanno capo a sistemi di controllo diversi, per cui il giudice costituzionale non è più l’istituzione giurisdizionale chiamata a far valere i limiti al potere legislativo, bensì una delle istituzioni giurisdizionali che concorrono a tale scopo. Sotto questo profilo, assegnare al giudice costituzionale il compito di garantire la conformità delle leggi non solo alla Costituzione ma anche al diritto dell’Unione europea rappresenta una prospettiva interessante e, come si vedrà, eccezionale nel quadro comparato, e come tale merita di essere indagata in profondità.Il presente lavoro si articola come segue.Il primo capitolo è essenzialmente dedicato all’analisi della giurisprudenza costituzionale che, verso la metà degli anni Novanta, ha riconosciuto la possibilità di invocare il diritto comunitario come parametro interposto della costituzionalità delle leggi nel giudizio in via principale, dando vita a un controllo accentrato della “comunitarietà” della legislazione. Vengono esaminati i (limitatissimi) precedenti, le fondamentali sentenze 384/1994 e 94/1995, e le principali linee di sviluppo successive di questo orientamento. L’analisi di questa giurisprudenza è guidata da una prospettiva ermeneutica ben definita. Come meglio si dirà, si ritiene infatti che questo orientamento giurisprudenziale non possa essere pienamente compreso utilizzando le sole lenti della dogmatica delle fonti, che difficilmente può spiegare perché il medesimo conflitto fra norma interna e norma comunitaria dia luogo a due risultati opposti a seconda del giudice di fronte al quale si presenti: non applicazione della norma interna valida di fronte al giudice ordinario e dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma interna invalida di fronte alla Corte costituzionale. Si propone invece di esaminare questa giurisprudenza attraverso una chiave di lettura assai più pragmatica, quella della necessità di coordinare il controllo di legittimità di costituzionale delle leggi con il principio del primato e dell’effetto diretto del diritto comunitario, così come definiti dalla Corte di giustizia. Il che spiega perché la Corte costituzionale accetti di non controllare la conformità delle leggi al diritto comunitario quando questo sia impedito dal primato e dall’effetto diretto del diritto comunitario, cioè nel giudizio in via incidentale (sent. 170/1984), mentre sia ben disposta a farlo quando questo ostacolo procedurale non sussista, cioè nel giudizio in via principale (sent. 94/1995). Da questo punto di vista, la scelta della Corte costituzionale di controllare, quando possibile, la conformità della legislazione al diritto europeo rappresenta, sia in termini di approccio generale, sia in termini di risultati concreti, una scelta in controtendenza rispetto a quanto deciso dai giudici costituzionali di altri ordinamenti omogenei al nostro. Lo si mostra in conclusione del capitolo primo, prendendo in considerazione l’esperienza dei giudici costituzionali tedesco, francese e spagnolo.Il secondo capitolo è dedicato all’esame quantitativo e qualitativo della giurisprudenza costituzionale rilevante ai fini di questo studio. Dal punto di vista quantitativo emerge come, soprattutto negli ultimi dieci anni, l’invocazione del diritto dell’Unione quale parametro interposto sia ipotesi estremamente frequente, pur se il controllo della “comunitarietà” delle leggi riguarda quasi esclusivamente le leggi regionali. Un esame più attento di queste decisioni, tuttavia, mostra chiaramente come, nonostante la frequenza della sua evocazione, il diritto dell’Unione europea non risulti essere un parametro (interposto) particolarmente amato, né da parte dei ricorrenti, né da parte della Corte costituzionale. I primi lo invocano spesso in maniera generica e senza troppa convinzione; la seconda privilegia sistematicamente i parametri “interni” e, in linea generale, si risolve a valutare l’eventuale contrasto della legge con il diritto europeo solo quando non sia concretamente possibile evitare di farlo.Il terzo capitolo mette in luce le peculiarità del giudizio astratto di legittimità costituzionale delle leggi quando a essere invocata come parametro è una disposizione di diritto dell’Unione. Si sottolinea, in particolare, la difficoltà per la Corte di dover giudicare in base a un parametro di cui essa stessa non è l’interprete supremo, il che dà verosimilmente ragione della menzionata ritrosia della Corte nell’accostarsi al diritto dell’Unione. Al netto di tale difficoltà, tuttavia, questo peculiare tipo di giudizio possiede delle potenzialità specifiche che vengono esaminate facendo riferimento ad alcune vicende su cui il giudice costituzionale è stato chiamato più volte a esprimersi, talvolta cogliendo tali potenzialità, talvolta no. Si metterà in luce, in particolare, il peculiare contributo che attraverso questo giudizio la Corte costituzionale può offrire alla certezza del diritto, sia garantendo la conformità dell’ordinamento interno a quello comunitario, sia contribuendo a dare coerenza ai diversi vincoli, costituzionale ed europeo, che gravano sul legislatore e a risolvere gli eventuali casi di contrasto fra essi, sia, infine, chiarendo la portata del vincolo europeo.Nelle conclusioni, riprendendo in maniera organica diversi spunti emersi nel corso del lavoro, si muoverà una critica al menzionato atteggiamento di timidezza nell’utilizzare il diritto dell’Unione europea come parametro interposto, formulando alcune proposte per superare quelle prassi e quegli orientamenti giurisprudenziali che di fatto impediscono di valorizzare a pieno le potenzialità di questo giudizio.Due rapide osservazioni metodologiche sono necessarie per meglio chiarire la portata e il taglio del presente lavoro.Quanto all’esame della giurisprudenza costituzionale, il presente lavoro aspira alla completezza. Ci si è in altri termini riproposti di prendere in considerazione tutte le pronunce rese in sede di giudizio di legittimità costituzionale delle leggi in via principale fino al 31 dicembre 2016 in cui, in almeno una delle questioni definite, il diritto comunitario/dell’Unione europea è stato invocato come parametro interposto. Va da sé che solo una piccola parte di esse, quelle che meglio si prestano a esprimere un aspetto significativo del particolare giudizio qui studiato, sono oggetto di esame nel dettaglio nel corso di questo lavoro. Ma le considerazioni generali svolte, così come i dati riportati nel secondo capitolo, si basano sull’esame dell’intera giurisprudenza rilevante. All’individuazione delle pronunce si è provveduto innanzi tutto con ricerche testuali attraverso i motori di ricerca a disposizione sul sito web della Corte . I risultati ottenuti sono stati poi confrontati con quanto riportato nelle Relazioni annuali sulla giurisprudenza costituzionale curate dal Servizio studi della Corte e in studi ugualmente utili e accurati . Non si esclude che alcune pronunce possano essere sfuggite alla ricerca, ma i vari controlli effettuati rendono assai improbabile che lo scostamento sia di dimensioni significative. Non è alla precisione statistica, del resto, che mira questo lavoro, bensì a fornire un dato quantitativo sufficientemente attendibile che possa dare al lettore un’idea chiara delle dimensioni del fenomeno studiato. A ciò si aggiunga che, poiché questo studio si propone, fra l’altro, di mostrare che il diritto dell’Unione europea viene invocato come parametro interposto più frequentemente di quanto forse non si immagini, un eventuale errore per difetto non smentirebbe questo assunto ma semmai lo rafforzerebbe. In ogni caso, l’elenco completo delle decisioni esaminate è riportato in appendice, il che consente di sottoporre a verifica l’affidabilità della ricerca compiuta.Quanto al taglio dell’analisi, in coerenza con la chiave di lettura proposta nel primo capitolo di cui si è detto sopra, il presente lavoro segue un approccio eminentemente pragmatico. Non ci si sofferma, in particolare, sui profili di teoria generale riguardanti i rapporti fra ordinamento interno e ordinamento comunitario e sulla loro ricostruzione in termini monistici o dualistici. A questi profili di sicuro interesse scientifico già sono stati dedicati, non solo in Italia, moltissimi studi. L’obiettivo di questo lavoro è assai meno ambizioso. Esso consiste nel valutare quale effettivo impiego abbia avuto, a oltre venti anni dalla sua introduzione, la possibilità di invocare il diritto dell’Unione europea quale parametro interposto nel giudizio in via principale, quali problemi, limiti e opportunità la prassi abbia evidenziato e come fra questi si sia mosso il giudice costituzionale. Si tratta, in altri termini, di trarre un bilancio della funzione di garante del diritto europeo che da oltre due decenni il giudice costituzionale può svolgere nelle forme e nei limiti del giudizio in via principale. Un bilancio che può offrire qualche utile spunto di riflessione in un momento in cui, come si è accennato, il carattere multilivello del costituzionalismo europeo impone un ripensamento del ruolo del giudice costituzionale nazionale.



Il Parametro Negletto


Il Parametro Negletto
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Author : Davide Paris
language : it
Publisher: G Giappichelli Editore
Release Date : 2018-05-04

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Fino a che punto la Corte costituzionale può essere il guardiano non solo della Costituzione ma anche del diritto dell’Unione europea?È questo l’interrogativo cha fa da sfondo alla monografia scientifica di Davide Paris, Il parametro negletto. Diritto dell’Unione europea e giudizio in via principale.Attraverso un’analisi esaustiva della giurisprudenza costituzionale rilevante, il volume mette in luce la frequenza con cui il diritto dell’Unione europea viene invocato dallo Stato e dalle Regioni nel giudizio in via principale, ma sottolinea anche una certa ritrosia della Corte costituzionale nell’impiegare il diritto dell’Unione europea come parametro del proprio giudizio.Dalla prospettiva specifica del giudizio di legittimità costituzionale delle leggi in via principale, Il parametro negletto propone una riflessione sul ruolo del giudice costituzionale nazionale nel quadro del costituzionalismo multilivello europeo particolarmente interessante per gli studiosi di diritto costituzionale italiano, diritto costituzionale comparato e diritto dell’Unione europea.



The Eu Charter Of Fundamental Rights In The Member States


The Eu Charter Of Fundamental Rights In The Member States
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Author : Michal Bobek
language : en
Publisher: Bloomsbury Publishing
Release Date : 2020-12-24

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Ten years after the Charter of Fundamental Rights of the European Union became part of binding primary law, and twenty years since its adoption, this volume assess the application of the EU Charter in the Member States. How often, and in particular by which actors, is the EU Charter invoked at the national level? In what type of situations is it used? Has the approach of national courts in general, and of constitutional courts in particular, to EU law to EU fundamental rights law changed following the entry into force of the Charter? What sort of interplay does the Charter generate with the national bill of rights and the European Convention? Is the life with the Charter on the national level a harmonious 'praktische Konkordanz' or rather a messy 'ménage à trois'? These and other questions are discussed in the four parts that form the book. Part I is dedicated to the normative foundations. Part II sets out Member States' Perspectives, providing a structured, in-depth account of the Charter's operation in 16 different Member States. Part III provides a detailed evaluation of selected rights contained within the Charter. Part IV synthesises the materials presented up to that point to develop a series of broader perspectives, looking to discover underlying lessons about the relationship between EU fundamental rights law and national legal systems.



Constitutional Law And Precedent


Constitutional Law And Precedent
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Author : Monika Florczak-Wątor
language : en
Publisher: Routledge
Release Date : 2022-03-30

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This collection examines case-based reasoning in constitutional adjudication; that is, how courts decide on constitutional cases by referring to their own prior case law and the case law of other national, foreign, and international courts. Argumentation based on judicial authority is now fundamental to the resolution of constitutional disputes. At the same time, it is the most common form of reasoning used by courts. This volume shows not only the strengths and weaknesses of such argumentation, but also its serious methodological shortcomings. The book is comparative in nature, with individual chapters examining similar problems that different courts have resolved in different ways. The research covers three types of courts; namely the civil law constitutional courts of Germany, Italy, Poland, Lithuania, and Hungary; the common law supreme courts of the United States, Canada, and Australia; and the European international courts represented by the European Court of Human Rights and the Court of Justice of the European Union. The authors are distinguished scholars from various countries who specialise in constitutional justice issues. This book will be of interest to legal theorists and practitioners, and will be especially insightful for constitutional court judges. The Open Access version of this book, available at www.taylorfrancis.com, has been made available under a Creative Commons Attribution-Non Commercial-No Derivatives 4.0 license.



Diritto Dell Unione Europea 2023


Diritto Dell Unione Europea 2023
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Author : Manuela Bonanno
language : it
Publisher: Key Editore
Release Date : 2023-04-12

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Questa edizione del Manuale di Diritto dell’Unione Europea è divisa in due parti. Una prima parte si occupa delle origini e dello sviluppo dell’integrazione europea nonchè dell’assetto istituzionale dell’Unione. Una seconda parte invece si occupa delle caratteristiche generali dell’Unione europea e delle sue competenze nonchè delle politiche interne.



Diritto Dell Unione Europea


Diritto Dell Unione Europea
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Author : Fausto Pocar
language : it
Publisher: Giuffrè Editore
Release Date : 2010

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Diritti Fondamentali E Giustizia Costituzionale


Diritti Fondamentali E Giustizia Costituzionale
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Author : Silvio Gambino
language : it
Publisher: Giuffrè Editore
Release Date : 2012

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Giurisdizione costituzionale delle leggi in Italia, Spagna, Germania, Francia, Stati Uniti. Tutela dei diritti fonfamentali. Giudizi di costituzionalità.



The Max Planck Handbooks In European Public Law


The Max Planck Handbooks In European Public Law
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Author : Armin von Bogdandy
language : en
Publisher: Oxford University Press
Release Date : 2020-03-12

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The Max Planck Handbooks in European Public Law describe and analyse public law of the European legal space, an area that encompasses not only the law of the European Union but also the European Convention on Human Rights and, importantly, the domestic public laws of European states. Recognizing that the ongoing vertical and horizontal processes of European integration make legal comparison the task of our time for both scholars and practitioners, the series aims to foster the development of a specifically European legal pluralism and to contribute to the legitimacy and efficiency of European public law. The first volume of the series began this enterprise with an appraisal of the evolution of the state and its administration, offering both cross-cutting contributions and specific country reports. The third volume (the second in chronological terms) continues this approach with an in-depth appraisal of constitutional adjudication in various and diverse European countries. Fourteen country reports and two cross-cutting contributions investigate the antecedents, foundations, organization, procedure, and outlook of constitutional adjudicators throughout the Continent. They include countries with powerful constitutional courts, jurisdictions with traditional supreme courts, and states with small institutions and limited ex ante review. In keeping with the focus on a diverse but unified legal space, each report also details how its institution fits into the broader association of constitutional courts that, through dialogue and conflict, brings to fruition the European legal space. Together, the chapters of this volume provide a strong and diverse foundation for this dialogue to flourish.



Enciclopedia Del Diritto Annali


Enciclopedia Del Diritto Annali
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Author :
language : it
Publisher: Giuffrè Editore
Release Date : 2011

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Diritti Fondamentali E Cittadinanza Dell Unione Europea


Diritti Fondamentali E Cittadinanza Dell Unione Europea
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Author : AA. VV.
language : it
Publisher: FrancoAngeli
Release Date : 2011-01-11T00:00:00+01:00

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