Apm Archeologia Postmedievale 26 2022


Apm Archeologia Postmedievale 26 2022
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Apm Archeologia Postmedievale 26 2022


Apm Archeologia Postmedievale 26 2022
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Author :
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2022-12-30

Apm Archeologia Postmedievale 26 2022 written by and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2022-12-30 with Social Science categories.


Il volume si apre con il bel saggio di Fabrizio Sommaini, dedicato alla deruralizzazione di Roma, dalla Roma dei Papi, “città di monumenti e di orti” nel XVII-XVIII secolo a Roma Capitale del Regno d’Italia. In questa radicale trasformazione del townscape romano avvenne la cancellazione di enormi granai e fienili urbani, sacrificati al rinnovamento della città. In precedenza, il Catasto Pio-Gregoriano (1816-1835) censisce quattrocento di queste infrastrutture, spesso ottenute dalla rifunzionalizzazione di edifici antichi, meno frequentemente realizzate ex novo. Fabrizio Sommaini sottolinea come i grandi fienili e granai urbani di Roma iniziarono a essere demoliti già durante la dominazione francese della città, nella prospettiva della modernizzazione di Roma, un obiettivo ben presente nell’agenda del governo francese, per il quale l’aspetto rurale e pittoresco dei quartieri centrali si scontrava con l’idea di una città come centro del potere. L’articolo di Fabio Lorenzetti verte sul contributo della cartografia storica per lo studio del paesaggio suburbano della città dell’Aquila fino a metà Novecento, alle soglie della più pesante trasformazione urbanistica. La cartografia storica e le fonti scritte forniscono preziose informazioni, anche in rapporto a quelli che sono gli usi attuali delle aree, utili per un’analisi comparata tra fonti di natura differente e per evidenziare la complessità del paesaggio suburbano aquilano, tra mulini, monasteri, insediamenti rurali, strade, ponti, cascine, terreni coltivati, vigneti, osterie e laghi artificiali per l’allevamento ittico. Stefano Calò e Domenico Caragnano, nello scenario del territorio di Otranto post distruzioni e saccheggio turco del 1480, discutono vicende di alcuni ambienti ipogei preesistenti, che nel XVI secolo assunsero le funzioni di chiesa di Santa Maria delle Grotte. L’articolo inquadra il caso di studio in una visione ampia e aggiornata del patrimonio insediativo rupestre e sofferma l’attenzione sugli affreschi di soggetto devozionale (con date 1554) e sulla documentazione fotogrammetrica 3D delle evidenze architettoniche. Ancora nel Salento, il saggio di Eda Kulja analizza un interessante nucleo di pipe in terracotta dal frantoio ipogeo del Palazzo Baronale di Caprarica di Lecce, che l’A. inserisce nel quadro di analoghi ritrovamenti pugliesi (Lecce, Nardò, Corigliano d’Otranto, Racale), con particolare riferimento a pipe in corpo ceramico rosso, raffiguranti copricapi militari ispirati alla figura dei granatieri borbonici. Giuliano De Felice presenta una ricerca di Conflict Archaeology della II Guerra Mondiale, dedicata all’aeroporto americano di Pantanella (Canosa di Puglia), una delle trenta basi aeree americane nella Puglia settentrionale, dopo il Settembre 1943. Nonostante l’aeroporto occupasse negli anni 1943-45 una superficie rilevante (20 km²), la successiva conversione dei terreni a uso agricolo enfatizza il ruolo della fotointerpretazione aerea nell’identificazione delle piste, degli accampamenti delle tende dei militari e di qualche edificio. Alcuni dei cinquantatré edifici dell’aeroporto sono stati riutilizzati per scopi agricoli, dopo l’abbandono dell’aeroporto nel Maggio del 1945. Il saggio investe infine i temi della memoria dei luoghi, vivissima nei reduci sopravvissuti e opaca nell’attuale consapevolezza del territorio. Segue la sezione “Archeologia Postmedievale in Italia”, con schede di ricerche distribuite su 11 regioni (Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna) e 22 Province.



Apm Archeologia Postmedievale 27 2023 Contemporary Archaeology Politics Of Memory And Local Communities A Tricky Mixture


Apm Archeologia Postmedievale 27 2023 Contemporary Archaeology Politics Of Memory And Local Communities A Tricky Mixture
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Author : Anna Maria Stagno
language : it
Publisher: All'Insegna del Giglio
Release Date : 2023-12-29

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APM – Archeologia Postmedievale, 27, 2023. Contemporary Archaeology, politics of memory and local communities: a tricky mixture? (Genova, November 28th-29th 2022) This special issue is the result of a workshop held at the University of Genoa in November 2022 and organized by the Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale (LASA) in the context of a project devoted to the archaeological transformation of the rural world during the late 19th and the 20th c. In the framework of post-medieval archaeologies, during the last two decades the study of the contemporary era emerged as an original field of research. Among the multiple topics tackled in the archaeological study of the contemporary era, the abovementioned relationship and its consequences for the archaeology of the contemporary era seemed a neglected topic and one which, we thought, deserved particular reflection. Moreover, the emotional proximity of the events analyzed by contemporary archaeology and its material dimension makes it an ideal arena for a reflection on the process of formation of local identities and historical narratives which may stimulate original debates and heritage concerns. This is, for us, one of the bets of the archaeologies which address this period, that is, that the proximity of time makes it easier to establish a lively dialogue with contemporary society, stressing participation and the public dimension of archaeology. Thus, the fundamental topic developed in the present special issue is the entanglements between the archaeology of the contemporary era, the politics of memory they foster and the local communities in which both are contextualized.



Apm Archeologia Postmedievale 18 2014 Archeologia Dei Relitti Postmedievali Archaeology Of Post Medieval Shipwrecks


Apm Archeologia Postmedievale 18 2014 Archeologia Dei Relitti Postmedievali Archaeology Of Post Medieval Shipwrecks
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Author : Carlo Beltrame
language : en
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2014-12-11

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Archeologia dei relitti postmedievali / Archaeology of Post-Medieval Shipwrecks, a cura di Carlo Beltrame Il volume, che raccoglie undici contributi di archeologi marittimi di molti paesi, ha l’obiettivo di accendere i riflettori sulle enormi potenzialità dei relitti di età storica, mettendo a confronto, da un lato, approcci diversi (di ambito mediterraneo ma anche statunitense, australiano e nord europeo), dall’altro, contesti archeologici con caratteristiche altrettanto diverse per l’ambiente di giacitura e per l’impiego civile o militare dell’imbarcazione. Gli studi, diacronici ma incentrati sul Cinquecento e sull’Ottocento, coprono le varie sfaccettature dell’indagine storica dei relitti di età postmedievale quali la costruzione navale, il commercio e la vita di bordo, ma anche aspetti di tipo squisitamente metodologico quali l’archeologia sperimentale navale. Si tratta di una novità assoluta per l’editoria scientifica italiana in cui questo particolare, ma molto promettente, ambito della ricerca archeologica non aveva ancora trovato adeguato spazio.



Apm Archeologia Postmedievale 25 2021


Apm Archeologia Postmedievale 25 2021
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Author : Giuliano De Felice
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2022-05-31

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Già oltre un quarto di secolo fa, con il convegno “Archeologia Postmedievale: l’esperienza europea e l’Italia” (1994, poi pubblicato nel 1997), il tema della “fine cronologica” del senso dell’archeologia venne risolto con l’indicazione che si trattava di un falso problema, anche ironizzando sul concetto implicitamente svalutativo di “tardo”, soggettivamente applicato in archeologia secondo la specializzazione cronologica dei vari ricercatori. Senza trascurare la “condizione privilegiata che caratterizza l’archeologia postmedievale come area di ricerca intrinsecamente pluridisciplinare” e le potenzialità di sviluppare modelli interpretativi generali utili anche ad altre archeologie, grazie alla maggiore ricchezza qualitativa di fonti di natura differente su un unico oggetto (Archeologia Postmedievale, 1, p. 15). In realtà, nulla è “tardo”, in archeologia, ma ogni evidenza archeologica – stratificata o non – ha, molto più semplicemente, la sua cronologia. Non è quindi la cronologia a qualificare un bene come archeologico o meno, anche a dispetto dell’ingiustificata posizione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.L. 22 gennaio 2004, n. 42, Art. 184, allegato A), che fa riferimento alla cerniera dei cento anni di età dei reperti, ai fini di una loro valutazione per determinate circostanze, oppure alle “vestigia” della Prima Guerra Mondiale, oggetto di disposizioni speciali (Art. 11, comma 1, lettera i; Art. 50, comma 2), a differenza di quelle della Seconda Guerra Mondiale, discriminate per la loro cronologia. Testimonianze archeologiche, sia le prime che le seconde, lasciate comunque notoriamente (in chiaro, come il web testimonia) in preda a collezionisti cercatori dotati di metal detector, talvolta addirittura autorizzati, attività che non prevedono alcuna documentazione archeologica e con carattere fortemente lucrativo e di sottrazione al patrimonio pubblico. La discrasia tra teoria, metodologia, strumenti giuridici e realtà è dunque più che evidente e molto opportunamente il senso dello scavare con metodologie archeologiche non solo i secoli più recenti, ma lo stesso presente, tema che gode di un’ampia cornice di dibattito a livello europeo, è stato ripreso in un recente convegno di alta divulgazione, tenutosi a Firenze il 18 dicembre 2021, curato da Giuliano Volpe e da Giuliano De Felice, nel quadro delle manifestazioni di TourismA. In questo numero della rivista ne sono pubblicati gli atti, che comprendono contributi di Giuliano Volpe, Marco Milanese, Giuliano De Felice, Francesca Anichini e Andrea Augenti. Giuliano Volpe cita alcuni degli aspetti di maggior interesse del rapporto tra archeologia e secoli più recenti, la sostenibilità metodologica di uno sguardo archeologico che non può conoscere interruzioni, fino al presente, sia pure con il rischio concreto di toccare ferite aperte e nervi sensibili della storia recente, fino a sottolineare la frequente identificazione di queste ricerche con l’archeologia pubblica. Nel suo contributo chi scrive discute invece se, in una prospettiva italiana ed europea, il tema del coincidere della cronologia più recente dell’archeologia con il presente (e pertanto in continuo movimento) possa ormai essere considerato davvero un postulato metodologico, alla luce dei diversi atteggiamenti tenuti dagli archeologi a riguardo di questo argomento, posizioni desunte, prevalentemente in modo indiretto, in assenza di dichiarazioni esplicite a proposito o di un vero dibattito strutturato. Giuliano De Felice interviene sulle recenti (2021) indagini archeologiche nel campo di prigionia di Altamura (Bari), soffermandosi sulla sua complessa storia che va ben oltre le guerre mondiali, fino a diventare un centro per rifugiati negli anni Cinquanta e alla distruzione negli anni Ottanta, per la ricavarne macerie da utilizzare in imponenti terrapieni stradali. La ricerca ha un fertile innesto nella comunità di patrimonio del campo PG65, in cui memoria, identificazione e valorizzazione riescono a esprimere i più originali valori della Convenzione di Faro. Francesca Anichini presenta l’impianto e i primi risultati di una ricerca sulle tracce delle migrazioni a Lampedusa, con ampi riferimenti alla casistica internazionale, in un complesso quadro reso tossico dalle strumentalizzazioni politiche e da endemici razzismi e in cui l’archeologia, muovendosi sulle tracce di migranti e rifugiati, dovrebbe sviluppare un dialogo più efficace con la sociologia delle migrazioni. Il contributo di Andrea Augenti, Andrea Mandara e Francesca Pavese sul museo di Classis Ravenna, in un contenitore di alto interesse per l’archeologia industriale, quale l’ex Zuccherificio Eridania, un’operazione che inserisce il racconto di un luogo centrale per il mondo tardo-antico e altomedievale all’interno di un manufatto identitario di una lunga storia del lavoro di questa comunità, quale lo Zuccherificio, che diventa anche contenitore narrante di se stesso, in una forte prospettiva di archeologia pubblica.



Archeologica Data 1 2021


Archeologica Data 1 2021
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Author : Francesca Anichini
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2021-05

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ArcheoLogica Data wants to reach an Italian and international audience of scholars, professionals, students, and, more generally, early-career archaeologists, and it accepts contributions written both in Italian and English. ArcheoLogica Data proposes to indissolubly associate data and interpretation. It embraces that global idea of ​​archaeological data that integrates all the discipline declinations without any thematic or chronological constraints. Data is at the centre, and around lies everything that can stem from it: interpretations, hypotheses, reconstructions, applications, theoretical and methodological reflections, critical ideas, constructive discussions.



Apm Archeologia Postmedievale 19 2015 Gran Bretagna E Italia Tra Mediterraneo E Atlantico Livorno Un Porto Inglese Italy And Britain Between Mediterranean And Atlantic Worlds Leghorn An English Port


Apm Archeologia Postmedievale 19 2015 Gran Bretagna E Italia Tra Mediterraneo E Atlantico Livorno Un Porto Inglese Italy And Britain Between Mediterranean And Atlantic Worlds Leghorn An English Port
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Author : Hugo Blake
language : en
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2017-09-08

Apm Archeologia Postmedievale 19 2015 Gran Bretagna E Italia Tra Mediterraneo E Atlantico Livorno Un Porto Inglese Italy And Britain Between Mediterranean And Atlantic Worlds Leghorn An English Port written by Hugo Blake and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2017-09-08 with Reference categories.


Livorno fu una creazione postmedievale di notevole successo. Diventò il più grande porto di transito del Mediterraneo e creò il concetto di porto franco in Europa. Costruita dai Granduchi Medici, prosperò come la più importante base commerciale nel Mediterraneo per i Poteri nord-atlantici. Tra questi il principale fu inglese, la cui Royal Navy garantì il suo successo commerciale e il predominio britannico nel Mediterraneo – un’area che era ancora la fonte di prodotti e beni di lusso e che forniva un mercato popoloso per le manifatture, i metalli, il pesce, le riesportazioni coloniali ed i servizi di trasporto inglesi. Questo volume raccoglie quattordici contributi che danno prove materiali della relazione della Gran Bretagna con Livorno e la Toscana. Livorno was a remarkably successful post-medieval creation, which became the greatest transit port in the Mediterranean and pioneered the concept of the free port in Europe. Built by the Medici Grand Dukes, it prospered as the main commercial base in the Mediterranean for north Atlantic powers. Principal amongst these were the English, whose Royal Navy ensured their commercial success and Britain’s dominance of the Mediterranean – an area which was still the source of luxury produce and goods and provided a populous market for British manufactures, metals, fish, colonial re-exports and shipping. This volume brings together fourteen papers highlighting the material evidence of Britain’s relationship with Livorno and Tuscany.



Archeologica Data 2 2022


Archeologica Data 2 2022
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Author :
language : en
Publisher: All'Insegna del Giglio
Release Date : 2022-03-06

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ArcheoLogica Data wants to reach an Italian and international audience of scholars, professionals, students, and, more generally, early-career archaeologists, and it accepts contributions written both in Italian and English. ArcheoLogica Data proposes to indissolubly associate data and interpretation. It embraces that global idea of ​​archaeological data that integrates all the discipline declinations without any thematic or chronological constraints. Data is at the centre, and around lies everything that can stem from it: interpretations, hypotheses, reconstructions, applications, theoretical and methodological reflections, critical ideas, constructive discussions.



Archeologia E Calcolatori 32 2 2021


Archeologia E Calcolatori 32 2 2021
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Author : Vincenzo Baldoni
language : it
Publisher: All'Insegna del Giglio
Release Date : 2021-12-30

Archeologia E Calcolatori 32 2 2021 written by Vincenzo Baldoni and has been published by All'Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2021-12-30 with Social Science categories.


Il volume 32.2 è suddiviso in due parti. La prima contiene un inserto speciale, intitolato “From Pottery to Context. Archaeology and Virtual Modelling” e curato da Vincenzo Baldoni. L’inserto, che raccoglie complessivamente 11 contributi, è suddiviso a sua volta in due sezioni, di cui la prima (The ‘Alma Idea’ Numana Project) illustra i principali risultati del progetto di ricerca “Dal reperto al paesaggio: analisi archeologica e modellazione virtuale delle necropoli picene di Numana (AN)”, promosso dall’Università di Bologna, mentre la seconda (From Pottery to Context: Methodologies, Practices, Case Studies) approfondisce alcune tematiche di ricerca di particolare attualità nel settore dell’archeologia digitale. Nella seconda parte del volume, intitolata “Archaeological Computing: Selected Papers from the 2020 IMEKO TC-4 MetroArchaeo International Conference” e curata da Alessandra Caravale, sono pubblicati i migliori contributi scientifici sull’informatica archeologica selezionati da un Comitato scientifico internazionale e premiati nel corso dell’edizione del Convegno internazionale Metrology for Archaeology and Cultural Heritage promosso nel 2020 dall’Università di Trento https://www.metroarcheo.com/ma2020/awards



Archeologia E Calcolatori Supplemento 1 2007 Virtual Museums And Archaeology The Contribution Of The Italian National Research Council


Archeologia E Calcolatori Supplemento 1 2007 Virtual Museums And Archaeology The Contribution Of The Italian National Research Council
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Author : Paola Moscati
language : en
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2007-09-01

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Life And Death Of A Rural Village In Garamantian Times Archaeological Investigations In The Oasis Of Fewet Libyan Sahara


Life And Death Of A Rural Village In Garamantian Times Archaeological Investigations In The Oasis Of Fewet Libyan Sahara
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Author : Lucia Mori
language : en
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2013-12-01

Life And Death Of A Rural Village In Garamantian Times Archaeological Investigations In The Oasis Of Fewet Libyan Sahara written by Lucia Mori and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2013-12-01 with Social Science categories.


This volume presents the results of the archaeological investigations in the oasis of Fewet (SW Libyan Sahara), carried out by the Archaeological Mission in the Sahara of the Sapienza University of Rome. Evidences of an ancient rural village were identified under the houses of the modern town of Tan Afella and a large necropolis, dated to the Garamantian times, spread at the fringes of the modern settlement. Until 1997 very little was known on the Garamantian period in the Wadi Tanezzuft area and on the transition from the pastoral to the early-historical phase. This period witnessed the gradual sedentarisation of human groups in the oases, and the development of caravan routes with the flourishing of an intra- and trans-Saharan trade. These processes, also influenced by significant alterations in climate, which led to the agricultural exploitation of the limited areas where water resources were available – the oases – were archaeologically unknown as far as settlements were concerned. The archaeological surveys and excavations carried out in the area of Fewet were particularly promising and are here analysed in a multidisciplinary perspective, which takes into consideration environmental and anthropological studies in the attempt to reconstruct the culture and the life of people inhabiting the Southern Fezzan region in early-historical times. «The historical archaeology of the Sahara remains an underdeveloped field of research, especially for the pre-Islamic period. The most significant exception to this rule has for long concerned the people known as the Garamantes, who inhabited the central Saharan region coincident with Libya’s south-west province, Fezzan. (…) This volume is a marvelous addition to the small corpus of published research on the Pre-Islamic oasis societies of the Sahara and provides a complementary perspective on the world of the Garamantes to the Anglo-Libyan work I have directed from their heartlands in the Wadi el-Ajal, c. 400 km to north-east of Ghat». Prof. David J. Mattingly, University of Leicester, UK.