[PDF] Il Disegno Dei Baluardi Cinquecenteschi Nell Opera Dei Fratelli Paleari Fratino Le Piazzeforti Della Sardegna - eBooks Review

Il Disegno Dei Baluardi Cinquecenteschi Nell Opera Dei Fratelli Paleari Fratino Le Piazzeforti Della Sardegna


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Il Disegno Dei Baluardi Cinquecenteschi Nell Opera Dei Fratelli Paleari Fratino Le Piazzeforti Della Sardegna


Il Disegno Dei Baluardi Cinquecenteschi Nell Opera Dei Fratelli Paleari Fratino Le Piazzeforti Della Sardegna
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Author : Andrea Pirinu
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2013-12-25

Il Disegno Dei Baluardi Cinquecenteschi Nell Opera Dei Fratelli Paleari Fratino Le Piazzeforti Della Sardegna written by Andrea Pirinu and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2013-12-25 with Architecture categories.


l disegno dei baluardi, anteprimaIl presente volume propone un’analisi dell’attività progettuale di Jacopo e Giorgio Paleari, ingegneri militari ticinesi al servizio della Spagna di Filippo II e, a partire da un escursus sulle vicende storico-architettoniche che hanno caratterizzato lo sviluppo delle fortificazioni “alla moderna”, offre un inquadramento dell’opera dei due fratelli ticinesi nel più ampio scenario bellico del Cinquecento. Il percorso di conoscenza strutturato attraverso l’analisi dei progetti, il rilievo delle opere, l’esame della trattatista militare ed il supporto delle indagini di archeologia postmedievale, permette di mostrare l’elevato livello progettuale che contraddistingue l’opera dei Paleari ed ampliare, in particolare, la comprensione delle vicende progettuali e costruttive delle piazzeforti spagnole della Sardegna. Il disegno/progetto dei baluardi cinquecenteschi di Cagliari e Alghero diviene il luogo dei confronti, degli approfondimenti, nel quale la forza dell’indagine grafica, del rilevamento e della rappresentazione, quali strumenti di conoscenza, divulgazione e supporto per l’indagine storico-archeologica, trovano applicazione e consegnano importanti e sostanziali risultati, funzionali alla costituzione di un catalogo stilistico-costruttivo, utile strumento per la salvaguardia e la valorizzazione di questo particolare patrimonio che tutt’ora caratterizza il paesaggio urbano dei due centri isolani.



A Companion To Sardinian History 500 1500


A Companion To Sardinian History 500 1500
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Author :
language : en
Publisher: BRILL
Release Date : 2017-08-28

A Companion To Sardinian History 500 1500 written by and has been published by BRILL this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2017-08-28 with History categories.


This collection of essays is the first English-language, multidisciplinary analysis of medieval and modern Sardinia, offering fresh perspectives from archaeology and other fields. This volume is an ideal introduction for a new comer to the field, as well as the advanced scholar.



Graphic Imprints


Graphic Imprints
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Author : Carlos L. Marcos
language : en
Publisher: Springer
Release Date : 2018-05-30

Graphic Imprints written by Carlos L. Marcos and has been published by Springer this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2018-05-30 with Technology & Engineering categories.


This is the Proceedings of the International Congress of Graphic Design in Architecture, EGA 2018, held in Alicante, Spain, May 30-June 1, 2018. About 200 professionals and researchers from 18 different countries attended the Congress. This book will be of interest to researchers in the field of architecture and Engineering. Topics discussed are Innovations in Architecture, graphic design and architecture, history and heritage among others.



Italian Survey International Experience


Italian Survey International Experience
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Author : AA. VV.
language : it
Publisher: Gangemi Editore Spa
Release Date : 2014-09-09T00:00:00+02:00

Italian Survey International Experience written by AA. VV. and has been published by Gangemi Editore Spa this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2014-09-09T00:00:00+02:00 with Architecture categories.


Volume di grande formato di oltre 1.000 pagine in edizione italiano e inglese riccamente illustrato a cura della segreteria del 36° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE - UNDICESIMO CONGRESSO UID - PARMA 18 • 19 • 20 SETTEMBRE 2014 - SEDE CENTRALE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA I convegni/congressi periodici delle società scientifiche sono sempre stati lo strumento migliore e più efficace per rendersi conto dello stato di salute, di vivacità e di avanzamento della ricerca di una specifica comunità scientifica. Continuano ad esserlo, nonostante la scarsa considerazione che ad essi era stata riservata nelle prime impostazioni della VQR 2004-2010 e dai criteri per l'Abilitazione Scientifica Nazionale, che in parte permane e che rischia di allontanare da essi gli studiosi più giovani e più esposti alle estemporanee suggestioni derivanti da presunte ventate rinnovatrici, importate da tradizioni e realtà lontane dalla nostra. Difficilmente da questi incontri viene fuori l'eccellenza assoluta, delegata da sempre – a seconda della specificità e della tradizione della comunità considerata – a monografie (come per le aree umanistico-sociali e in parte anche per la nostra) o ad articoli su prestigiose riviste scientifiche, internazionali ma talvolta anche solo nazionali, indicizzate o meno. Essi tuttavia danno un quadro più completo della situazione, su cosa si muove e come, sui temi di prevalente interesse (anche quando si è in presenza di incontri tematici) in una determinata fase, sulle tendenze in atto e sulla loro evoluzione. Gli atti relativi sono quanto di più significativo possa esistere per una lettura in tal senso. Da sempre, cerco di acquisire quelli dei convegni della nostra area, anche di quelli ai quali non ho partecipato; li esamino, evidenziando ciò che, allo stato, mi pare più interessante; li conservo con cura, consultandoli immancabilmente quando debbo delineare lo stato dell'arte su qualche argomento che mi appresto ad affrontare. Gli atti di questo Convegno di Parma – il 36° dei docenti delle Discipline della Rappresentazione nelle Facoltà di Architettura e di ingegneria – non si sottraggono a queste caratteristiche, anzi le confermano in pieno. In primo luogo attestano – a dispetto di quanto gli uccelli di malaugurio, presenti anche al nostro interno, affermano – la consistente ripresa dell'attività di ricerca nell'area della rappresentazione grafica. Sono pervenuti ben 119 contributi: un numero di tutto rispetto, se si pensa che siamo di fronte a convegni annuali, mentre altri appuntamenti omologhi, come i congressi di EGA o la International Conference on Geometry and Graphic (per citare incontri periodici ai quali partecipano alcuni di noi) si svolgono invece con cadenza biennale. E se si considera che ben 54 contributi di colleghi italiani sono stati inviati, nello stesso tempo, a revisione per il Congreso internazionale EGrafiA 2014, che si terrà a Rosario (Argentina) solo due settimane dopo l'incontro di Parma. Si conferma quindi, dopo i 117 interventi inviati al precedente convegno UiD di Matera, anche la forte ripresa di interesse per il nostro più importante appuntamento annuale. A tal fine, di sicuro ha giovato la decisione di renderlo finalmente itinerante – come si verifica per tutti quelli omologhi, ovunque nel mondo – con conseguente stimolo di dinamicità, protagonismo positivo delle sedi interessate, emulazione e tendenza ad adottare i protocolli più condivisi e le migliori pratiche organizzative: cosí come messo in atto dal gruppo di Parma, coordinato da Paolo Giandebiaggi, al quale va il più vivo ringraziamento dell'Unione e mio personale. Positivi, pertanto, sono stati l'anticipazione dei tempi di definizione delle tematiche e della call; l'adozione della responsabilità scientifica in capo allo stesso Comitato Tecnico Scientifico della UiD e di procedure partecipate di valutazione e selezione degli interventi, con la revisione mediante rigoroso processo di double blind peer review (con l'invio a un terzo revisore nei casi controversi), che ha coinvolto più di trenta colleghi, italiani e stranieri; l'adeguata stampa degli atti. Ancora irrilevante in termini numerici la presenza di colleghi stranieri, a testimoniare da un lato la pochezza di relazioni internazionali di carattere istituzionale della UID e, dall'altro, il fatto che nell'ambito delle comunità scientifiche riconducibili alla rappresentazione grafica il Rilievo – tema del Convegno – è praticato con specifiche valenze didattiche e scientifiche quasi esclusivamente dagli italiani, dagli spagnoli di Expresión Gráfica Arquitectónica e (quello a vista) dagli argentini. Di contro, come a Matera, dove gran parte degli interventi era comunque riconducibile a rilievi, proprio il tema scelto ha di sicuro aiutato la numerosa partecipazione a conferma che, ormai, gran parte dell'attività di ricerca del settore si sviluppa, in Italia, nel campo del Rilievo. È questo un dato inequivocabile, connesso a molti fattori di varia natura, a volte contrastanti e spesso correlati, sul quale dobbiamo riflettere a fondo, continuando il dibattito avviato nel 2012 al Convegno di Roma, «Elogio della teoria. Identità delle discipline del disegno e del rilievo». Fino a che punto, ad esempio, ciò è dovuto al fatto che mentre nel campo della rappresentazioni infografica in effetti non si sono più registrati, a partire dall'ultimo decennio del secolo scorso, sviluppi rivoluzionari, il Rilievo, invece, ha continuato ad avere negli ultimi anni trasformazioni/innovazioni significative? Di sicuro è il campo che ci offre la maggiore visibilità e le maggiori possibilità operative, in ambito accademico nelle relazioni scientifiche con altre aree culturali, nel trasferimento tecnologico, e quello nel quale si svolge la quasi totalità delle nostre attività di finanziamento mediante convenzioni conto terzi. È quello nel quale più possiamo mettere in mostra, oltre al “sapere”, la nostra capacità di “sapere fare”, tanto per usare uno slogan che negli ultimi due decenni ha caratterizzato, non sempre positivamente, tutta l'università italiana. Certo, proprio questo Convegno conferma – pure con gli interventi pervenuti per la terza sessione – che, nel migliore dei casi, continua a trattarsi di ricerca applicata. Ne deriva che occorre porsi il problema della possibilità, più che dei margini, di affrontare anche in questo campo questioni ascrivibili alla ricerca teorica di base; magari con apporti interdisciplinari e strette relazioni con altri settori (informatica, in primo luogo). A ben vedere, però, si tratta di un'attività che non solo coinvolge in maniera quasi esclusiva le generazioni più giovani della nostra area, ma ha avuto – sta avendo – conseguenze immense, impensabili prima, come sempre succede, e, forse, ormai già irreversibili per la nostra identità culturale e scientifica. Non sono cambiati infatti solo e semplicemente gli strumenti e le tecniche di rilevamento e restituzione, che hanno stravolto il modo di operare e il linguaggio, rendendo in breve obsolete procedure che sembravano innovative e introducendo termini nuovi che hanno stravolto il lessico specifico, ancora alla ricerca di una propria stabilità. E che, come bene illustrato da Carlo Bianchini, delineano un «vero e proprio salto evoluzionistico: un cambiamento cosí radicale che credo possa portare a definire un Rilievo 2.0». Sta cambiando l'oggetto stesso del nostro operare che, dal rilievo dell'architettura e degli ambiti urbani, si è esteso in maniera e in misura sempre più consistenti e ragguardevoli al rilievo di dipinti, parietali e non, anche di tombe, di sculture (antiche e contemporanee) e di oggetti, non più solo archeologici ma anche di design, perfino dei disegni di moda. In una parola, si potrebbe dire che si è esteso al rilievo dei beni culturali, in senso ampio; e non solo. Si è a un passo, e qualcuno di noi già l'ha fatto, dal dedicarsi anche al rilievo di qualsiasi oggetto, anche di quelli di interesse in campo medico – dalle parti del corpo umano alle loro eventuali protesi – cosí come già compiuto nell'ultimo decennio dai colleghi di altre aree della rappresentazione ingegneristica. Se qualcuno può restare interdetto, è solo il caso di ricordare che proprio attraverso gli studi sul corpo e sulle proporzioni umane Albrecht Dürer colse la necessità di rappresentare gli oggetti mediante la doppia proiezione ortogonale, anticipando di circa tre secoli l'impostazione di Gaspard Monge. Al punto che, agli inizi del Novecento, Federico Amodeo lo ritenne «il vero padre fondatore della Geometria descrittiva» e giunse addirittura a proporre di chiamare il metodo delle proiezioni ortogonali «metodo di Dürer-Monge». A chi è interessato più al futuro che al passato va invece fatto rilevare che proprio questi lavori, questi oggetti di investigazione, non solo testimoniano un profondo allargamento della sfera del nostro sapere, ma stanno lentamente ma inesorabilmente riconfigurando il nostro specifico, quasi come in una mutazione genetica. Da esperti di disegno dell'architettura – nelle sue varie e ampie declinazioni, dei suoi fondamenti scientifici e delle sue applicazioni – stiamo passando a essere soprattutto gli esperti dell'elaborazione e dell'utilizzazione di immagini visive. Ad aggregare cosí anche noi a quella che, un quarto di secolo fa, Gary Bertoline delineò come una nascente area scientifica: quella della visual science, le cui basi collocava in tre aree – «spatial cognition, imaging, and geometry» – e per le cui applicazioni individuava due settori, artistico e tecnico. Più nel merito delle singole relazioni, va detto che per certi versi risulta un po' forzata la classificazione, sulla base delle indicazioni degli stessi autori, nelle tre sessioni; in particolare, alcuni interventi della sezione “La ricerca avanzata” potrebbero stare meglio in una delle altre due. Gran parte delle comunicazioni sono frutto di progetti di ricerca e campagne specifiche, anche in ambito internazionale (soprattutto in Europa dell'Est e in America latina), spesso finanziati a valle di bandi con procedure competitive. Vi sono interventi di carattere generale, sulla funzione e il ruolo del Rilievo, anche in ambito didattico, e con qualche interessante confronto tra le esperienze di vari paesi. Riflessioni sui diversi tipi di rilievo, in particolare tra quello architettonico, quello archeologico (che sta interessando sempre più la nostra area) e quello per il design (che è già tutto dentro la visual science); sulle finalità – per la documentazione, per il restauro – dell'operazione. in numerose comunicazioni vi è un adeguato approccio critico, non semplicemente operativo, all'utilizzazione delle nuove procedure (di presa dei dati, elaborazione e restituzione degli stessi), in particolare sulla modellazione parametrica, sull'estensione al rilievo di logiche BiM, HBiM (Historic BiM) e di interoperabilità, sull'introduzione di realtà aumentata, l'uso di software open source. Talvolta è chiaro il tentativo di contribuire a ottimizzare le operazioni, fino a delineare una compiuta metodologia specifica, tuttora in molti casi in via di definizione. Sorprende che si continui a non soffermarsi, come sarebbe auspicabile, sulle eventuali conseguenze della perdita del contatto immediato e diretto con la misura, connessa all'impiego delle apparecchiature tecnologicamente più avanzate, atteso che l'architettura, proprio come l'ingegneria, è imprescindibile dalla misura. Diminuiscono in misura drastica, fin quasi ad annullarsi, i rilievi in Italia di centri storici, di edifici monumentali, di architetture vernacolari, di testimonianze di archeologia industriale e di fortificazioni, sui quali in passato si è lavorato tanto. Aumentano, invece, quelli su tali temi all'estero e, anche in Italia, quelli su tematiche e tipologie costruttive poco coltivate in passato: siti Unesco, cimiteri, costruzioni rupestri, segmenti specifici di particolari stagioni dell'architettura (tardo gotico sardo, chiese gotiche napoletane, architettura religiosa italo-greca) e, soprattutto, di pitture parietali. Si registra una sorta di stasi sui rilievi delle realtà territoriali e urbane, per i quali si hanno poche relazioni (il gruppo di Carmine Gambardella, Andrea Rolando, ad esempio), a dispetto delle grandi possibilità che le nuove procedure consentono, facendo intravedere per la prima volta potenzialità per superare i limiti della rappresentazione tradizionale. Curiosamente, l'analisi multicriteria, sulla quale tanto si è lavorato alla SUN; la rappresentazione delle caratteristiche immateriali del territorio, tema avviato in Italia quindicina d'anni fa alla Facoltà di ingegneria dell'Università di Salerno; le sperimentazioni e le pratiche dei gruppi di ricerca del Politecnico di Torino in merito alla rappresentazione dell'ambiente e del territorio, restano ancora esperienze isolate che non hanno avuto ricadute significative nel nostro ambito. Di contro, si profila un interessante allargamento per il rilievo architettonico tradizionale, in particolare con l'esigenza, oggi più approcciabile, di tenere presente non semplicemente lo spazio fisico-geometrico ma anche quello che Rosario Marrocco definisce nel suo intervento lo «spazio percepito [...] in buona parte inteso e identificabile come lo spazio vissuto». Uno spazio che tiene conto, quindi, della dimensione tempo e delle trasformazioni dello spazio fisico per effetto di fattori endogeni ed esogeni (p.e. illuminazione, corpi in movimento). E che di fatto potrebbe essere inteso come lo spazio architettonico tout-court, considerato che ormai è quasi un secolo che, con l'acquisizione della consapevolezza della dimensione tempo e con l'impiego massiccio del vetro e dei suoi derivati o surrogati come materiale da costruzione, si è rotta l'identità spazio-volume, spazio architettonico- spazio geometrico e il primo è diventato qualcosa di ben più complesso e articolato. Come in ogni processo complesso, si sono fatti molti passi avanti, ma anche qualcuno indietro. Scompaiono quasi del tutto, per fortuna, le comunicazioni elaborate sulla base di rilievi effettuati dagli studenti, forse perché questi non dispongono (ancora) delle attrezzature necessarie per le nuove tecnologie. Altri elementi positivi sono l'ampia partecipazione di giovani non strutturati, quasi la metà del totale, e il fatto che moltissimi professori esperti abbiano sottoposto, senza batter ciglio, i loro interventi alle revisioni anonime. Le comunicazioni si arricchiscono di opportuno taglio ampio e di aperture interdisciplinari, di note, non solo bibliografiche, e di citazioni anche esterne al nostro ambiente. Nel contempo pare che, in alcune nostre frange, sia attecchito il fenomeno dell'autocitazione, in misura ormai dilagante, fino ad assumere dimensioni preoccupanti, al limite della degenerazione. Ovviamente non vi è nulla di male nell'autocitarsi, in alcuni casi e ove indispensabile, in un ambito di ampio respiro che in primo luogo tenga conto dei lavori fondamentali e di riferimento sull'argomento trattato; ma citare solo o prevalentemente se stessi e il proprio intorno è inqualificabile, da qualsiasi punto di vista, e squalifica chi persegue tale prassi. Vito Cardone Presidente UID SAGGI DI: Cristiana Achille, Erika Alberti, Giuseppe Amoruso, Andrea Angelini, Francesca Antoci, Marinella Arena, Pasquale Argenziano, Alessandra Avella, Leonardo Baglioni, Vincenzo Bagnolo, Giovanni Maria Bagordo, Matteo Ballarin, Marcello Balzani, Piero Barlozzini, Hugo António Barros Da Rocha E Costa, Maria Teresa Bartoli, Cristiana Bartolomei, Manuela Bassetta, Carlo Battini, Paolo Belardi, Angelo Bernetti, Silvia Bertacchi, Stefano Bertocci, Alessandro Bianchi, Giorgia Bianchi, Carlo Bianchini, Fabio Bianconi, Michela Bigagli, Montserrat Bigas Vidal, Antonio Bixio, Maria Cristina Boido, Cecilia Maria Bolognesi, Donatella Bontempi, António Álvaro Borges Abel, Paolo Borin, Alessio Bortot, Cristian Boscaro, Lluis Bravo Farré, Fausto Brevi, Raffaella Brumana, Stefano Brusaporci, Giorgio Buratti, Marianna Calia, Daniele Calisi, Michele Calvano, Dario Boris Campanale, Massimiliano Campi, Marco Canciani, Chiara Cannavicci, Alessio Capone, Mara Capone, Tiziana Caponi, Alessio Cardaci, Tiziana Cardinale, Laura Carnevali, Marco Carpiceci, Paola Casu, Raffaele Catuogno, Gerardo Maria Cennamo, Mario Centofanti, Francesca Cerasoli, Francesco Cervellini, Emanuela Chiavoni, Maria Grazia Cianci, Michela Cigola, Gianluca Cioffi, Alessandra Cirafici, Luigi Cocchiarella, Paola Cochelli, Daniele Colistra, Fabio Colonnese, Antonio Conte, Roberto Corazzi, Luigi Corniello, Oscar Jesus Cosido Cobos, Carmela Crescenzi, Giovanna Cresciani, Cesare Cundari, Gian Carlo Cundari, Maria Rosaria Cundari, Pierpaolo D'agostino, Giuseppe Damone, Daniela Elisabetta De Mattia, Massimo De Paoli, Diego De Re, Roberto De Rubertis, Matteo Del Giudice, Teresa Della Corte, Antonella Di Luggo, Francesco Di Paola, Mario Di Puppo, Andrea Donelli, Gilda Emanuele, Maria Linda Falcidieno, Patrizia Falzone, Laura Farroni, Stefano Fasolini, Francesco Fassi, 3d Survey Group – Politecnico Di Milano, Francesca Fatta, Federico Ferrari, Loredana Ficarelli, Marco Filippucci, Riccardo Florio, Maria Gloria Font Basté, Paola Foschi, Carmela Frajese D'amato, Andrea Frattolillo, Isabella Friso, Flora Gaetani, Maria Teresa Galizia, Simona Gallina, Arturo Gallozzi, Carmine Gambardella, Giorgio Garzino, Francesca Gasperuzzo, Fabrizio Gay, Paolo Giandebiaggi, Andrea Giordano, Paolo Giordano, Gaspare Giovinco, Claudio Giustiniani, Maria Pompeiana Iarossi, Manuela Incerti, Davide Indelicato, Carlo Inglese, Laura Inzerillo, Elena Ippoliti, Alfonso Ippolito, Stefania Iurilli, Tatiana Kirilova Kirova, Lucia Krasovec Lucas, Mariella La Mantia, Fabio Lanfranchi, Massimo Leserri, Massimiliano Lo Turco, Agnese Lorenzon, Marcella Macera, Federica Maietti, Francesco Maiolino, Anna Christiana Maiorano, Anna Maria Manferdini, Andrea Manti, Anna Giuseppina Marotta, Rosario Marrocco, Luca Martini, Maria Martone, Giovanna Angela Massari, Silvia Masserano, Lorenzo Matteoli, Domenico Mediati, Giampiero Mele, Maria Evelina Melley, Valeria Menchetelli, Juan Mercade Brulles, Alessandra Meschini, Davide Mezzino, Francisco Martínez Mindeguía, Giuseppe Moglia, Antonio Mollicone, Cosimo Monteleone, Roberta Montella, Pablo Navarro Camallonga, Pablo José Navarro Esteve, Romina Nespeca, Marilina Nichilo, Giuseppa Novello Massai, Valentina Nuccitelli, Daniela Oreni, Anna Osello, Diego Paderno, Alessandra Pagliano, Caterina Palestini, Luis Manuel Palmero Iglesias, Daniela Palomba, Francesca Paluan, Federico Panarotto, Giovanni Pancani, Maria Onorina Panza, Floriana Papa, Leonardo Papa, Lia Maria Papa, Leonardo Paris, Sandro Parrinello, Maria Ines Pascariello, Marco Pedron, Assunta Pelliccio, Andrea Pirinu, Nicola Pisacane, Maria Bruna Pisciotta, Manuela Piscitelli, Claudia Pisu, Claudio Presta, Paola Puma, Ramona Quattrini, Silvia Rinalduzzi, Andrea Rolando, Adriana Marina Rossi, Daniele Rossi, Michela Rossi, Michele Russo, Arturo Livio Sacchi, Francisco Javier Sanchis Sampedro, Cettina Santagati, Pedro Sarabia, Chiara Scali, Marcello Scalzo, Alessandro Scandiffio, Alberto Sdegno, Luca James Senatore, Filippo Sicuranza, Giovanna Spadafora, Roberta Spallone, Valentina Spataro, Cristina Speranza, Gaia Lisa Tacchi, Riccardo Tavolare, Enza Tolla, Camillo Trevisan, Angelo Triggianese, Pasquale Tunzi, Graziano Mario Valenti, Uliva Velo, Cesare Verdoscia, Chiara Vernizzi, Antonella Versaci, Daniele Villa, Marco Vitali, Maurizio Vitella, Wissam Wahbeh, Andrea Zerbi, Ornella Zerlenga, Stefano Zoerle.



Castello Toolkit


Castello Toolkit
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Author : Barbara Cadeddu
language : it
Publisher: Gangemi Editore spa
Release Date : 2016-02-05T00:00:00+01:00

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PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE Collana fondata e diretta da Enrico Corti Questo lavoro propone uninterpretazione del quartiere Castello a Cagliari, nella sua forma attuale e nelle sue trasformazioni temporali, volta a individuare gli elementi chiave sui qua



Alle Origini Dell Archeologia Medievale Italiana Dalla Ceramologia Archeologica All Archeologia Della Produzione Per Hugo Blake


Alle Origini Dell Archeologia Medievale Italiana Dalla Ceramologia Archeologica All Archeologia Della Produzione Per Hugo Blake
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Author : Silvia Lusuardi Siena (a cura di)
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2023-11-30

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Erano anni di profondi cambiamenti della società italiana, come di quella inglese, quando dal 1969 il giovane Hugo approdò in Italia per una tesi di dottorato sulla ceramica medievale nell’Italia centro-settentrionale, una ricerca che lo portò a entrare subito in rapporto con i maggiori studiosi del tempo di archeologia e di ceramica medievale, come David Whitehouse, Michelangelo Cagiano de Azevedo, Tiziano Mannoni, Ezio e Liana Tongiorgi, Ottone d’Assia, John Ward Perkins, Galeazzo Cora, John Mallet, Riccardo Francovich, Sergio Nepoti, Lanfredo Castelletti e molti altri. Molti altri fondamentali contatti Hugo poté stabilire grazie a Tiziano Mannoni, che lo portò ai Convegni Internazionali della Ceramica di Albisola dal 1970, in un ambiente centrale, fondativo per l’archeologia medievale italiana e per il riconoscimento del valore storiografico dei reperti ceramici da contesti archeologici, una sede in cui lo stesso Hugo promosse l’idea della costruzione di una rete internazionale per l’archeologia medievale e di uno strumento d’informazione, concretizzatosi nel “Notiziario di Archeologia Medievale” (meglio conosciuto come NAM). Fu questa rete di relazioni la base che costituì un punto di svolta per un riordino dei contenuti e una premessa, in prospettiva, per la stessa istituzionalizzazione della Disciplina. Così, il volume rappresenta una riflessione ‘indiretta’ su una precisa stagione storica della nostra cultura archeologica, forse ancora in parte inespressa. Una stagione di movimenti, ‘naturalmente’ internazionale, anche con strutture istituzionali di riferimento, ma con l’iniziativa personale e collettiva come valore centrale. La seconda parte del volume è dedicata al settore che qualifica e rappresenta decenni di ricerche di Hugo Blake, appunto ‘la ceramica’. Così, ad esempio, i saggi coprono un arco cronologico esteso fino a essere ricompresi nella periodizzazione primaria che si attribuì la Rivista di riferimento nazionale del settore, “Archeologia Medievale”: ‘postclassico-preindustriale’. In tale ambito, con un apporto determinante degli studi di Blake, fu anche ‘prodotta’ una vera e propria nuova fonte, tramite una radicale reimpostazione degli studi sui bacini ceramici che decorano chiese e edifici civili – in particolare fra i secc. X-XV – sulla base di contestualizzazioni di cui gli apparati murari monumentali, di cui erano parte, costituiscono la principale ma non unica ‘associazione’.



Gli Spazi Dell Archeologia Rurale Risorse Ambientali E Insediamenti Nell Appennino Ligure Tra Xv E Xxi Secolo


Gli Spazi Dell Archeologia Rurale Risorse Ambientali E Insediamenti Nell Appennino Ligure Tra Xv E Xxi Secolo
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Author : Anna Stagno
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2018-12-20

Gli Spazi Dell Archeologia Rurale Risorse Ambientali E Insediamenti Nell Appennino Ligure Tra Xv E Xxi Secolo written by Anna Stagno and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2018-12-20 with Architecture categories.


Quale contributo può dare l’archeologia alla ricostruzione dei sistemi di gestione delle risorse ambientali? E come cambia la ricostruzione degli assetti insediativi e della cultura materiale con un tale approccio? In questo libro, l’autrice risponde a queste domande mettendo alla prova gli strumenti di lavoro dell’archeologia e le sue procedure di costruzione delle fonti (archeologia di scavo, archeologia dell’edilizia storica, archeologia di superficie). Il volume affronta esplicitamente il problema delle relazioni tra archeologia e storia e tra archeologia e ricerca geografica e ambientale o naturalistica. L’obiettivo è la definizione di nuovi spazi analitici con la costruzione di serie documentarie più ampie. Il libro ricostruisce le coordinate teoriche e metodologiche della ricerca archeologica sugli spazi rurali, a partire dalle discussioni sulla storia della cultura materiale e sulla geografia del popolamento, e attraverso la rivendicazione del ruolo dell’archeologia postmedievale come campo di studi specifico, fino ai possibili sviluppi dell’archeologia rurale, grazie al dialogo recente con l’ecologia storica. Le proposte metodologiche sono applicate da Anna Maria Stagno a tre casi di studio, che indagano oggetti e contesti diversi all’interno dell’area appenninica ligure: edifici, acquedotti irrigui, neviere. Attraverso di essi, senza abbandonare lo sguardo di archeologa, l’autrice si misura con fonti demografiche, giurisdizionali, cartografiche, amministrative e fiscali. Gli oggetti indagati sono anche l’occasione per affrontare da diverse prospettive una riflessione sui processi di definizione, tutela e valorizzazione del patrimonio rurale, che costituiscono oggi un elemento centrale nelle dinamiche dei territori analizzati.



Archeologia Dell Architettura Xxii 2017 Contiene Costi Tempi E Metri Cubi Quantificare In Architettura Giornata Di Studi Padova 28 Ottobre 2016


Archeologia Dell Architettura Xxii 2017 Contiene Costi Tempi E Metri Cubi Quantificare In Architettura Giornata Di Studi Padova 28 Ottobre 2016
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Author : Gian Pietro Brogiolo
language : it
Publisher: All’Insegna del Giglio
Release Date : 2017-12-22

Archeologia Dell Architettura Xxii 2017 Contiene Costi Tempi E Metri Cubi Quantificare In Architettura Giornata Di Studi Padova 28 Ottobre 2016 written by Gian Pietro Brogiolo and has been published by All’Insegna del Giglio this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2017-12-22 with categories.


Il volume contiene gli atti del seminario, organizzato a Padova il 28 ottobre2016, sulla quantificazione in architettura, sulla base di tre parametri: metri cubi, tempi e costi di costruzione. Il metodo, già applicato ad edifici di età romana,soprattutto pubblici, è stato ora messo a punto anche per edifici medievali, soprattutto chiese e fortificazioni. Nell’incontro padovano ne sono stati discussii principali problemi relativamente a computo metrico estimativo, sviluppo reale del cantiere, edilizia pluristratificata. Quando presenti, si sono poi confrontatele fonti scritte con i resti materiali conservati. Sovente approssimative quando sono letterarie e tendono a celebrare il committente, sono più vicine alla realtàse consistono in registri di cantiere e note di spesa che ci permettono di stabilire con un certo dettaglio i ritmi del cantiere in rapporto alle maestranze e aimateriali impiegati. Nel complesso la quantificazione in edilizia rappresenta un contributo importante, ma da mettere in relazione con molteplici altri aspetti, per una ricostruzione socioeconomica delle società del passato.



Patrimoni E Siti Unesco


Patrimoni E Siti Unesco
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Author : AA. VV.
language : it
Publisher: Gangemi Editore Spa
Release Date : 2013-11-10T00:00:00+01:00

Patrimoni E Siti Unesco written by AA. VV. and has been published by Gangemi Editore Spa this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2013-11-10T00:00:00+01:00 with Architecture categories.


I congressi a scadenza periodica sono il termometro per misurare lo stato di salute di una Società Scientifica; infatti il confronto sistematico della produzione scientifica è l'unico parametro che permette di accertare l'evolversi della conoscenza. L'UID, dopo alcuni anni di torpore, ha mostrato notevoli segni di vitalità nel XXXIV Convegno del 2012 svoltosi a Roma; in quella occasione, infatti, furono presentate oltre sessanta relazioni, di cui almeno un terzo di buon livello. Il XXXV Convegno, dal titolo Patrimoni e siti UNESCO. Memoria, Misura e Armonia del quale mi accingo a presentare gli Atti, ha evidenziato una crescita esponenziale dei contributi, tanto che sono pervenute circa centoventi relazioni, tra le quali solo pochissime sono state giudicate dai referee non sufficienti. Va anche precisato che i revisori hanno attribuito a molti contributi giudizi che partono dal Buono e arrivano anche a valutazioni superiori, tanto che è stato molto difficile selezionare quelli che saranno presentati direttamente dall'autore. Molte altre relazioni avrebbero meritato la comunicazione da parte dei loro estensori, ma purtroppo il poco tempo a disposizione ci ha costretti a ricorrere alla presentazione con il metodo della sintesi. Sono pertanto molto lieto di presentare gli Atti di questo convegno, dove sono riuniti tutti i testi che hanno ottenuto una valutazione positiva; tra di essi vi sono molti nomi noti, ma vi è anche un numeroso gruppo di giovani con contributi di notevole qualità, tanto che diversi di essi sono stati inseriti tra i relatori. Da quanto ho potuto osservare, il XXXV Convegno si caratterizzerà per il suo eccellente livello e di questo si deve essere orgogliosi. Durate le fasi di pubblicazione degli Atti emerge anche un altro aspetto positivo: la grande maggioranza delle relazioni impiega delle metodologie d'indagine proprie del nostro settore scientifico, ossia utilizza il Disegno e il Rilievo. Come è noto, in passato un significativo numero dei nostri docenti ricorreva all'utilizzo di metodologie proprie di altri settori scientifici, tra le quali emergeva quella della Storia dell'Architettura, con lo studio del manufatto attraverso le immagini iconografiche e l'analisi delle fonti di archivio. Ebbene, oggi tra i circa centoventi contributi pervenuti solo un modesto numero continua in questo errore. Credo pertanto che si debba sottolineare anche questo significativo passo avanti, che si riscontra sopratutto nelle relazioni dei giovani ricercatori. In conclusione di questa breve presentazione, sento il dovere di ringraziare prima di tutto l'amico Antonio Conte per aver voluto tenacemente realizzare a Matera questo convegno; un altro doveroso ringraziamento va alla nostra impareggiabile segretaria di redazione la dott.ssa Monica Filippa senza la quale non avremmo potuto presentare questi Atti. Se il convegno avrà successo, molto del merito va anche al CTS dell'UID che ci ha sostenuto con prontezza e un particolare ringraziamento va ai colleghi della Commissione per la revisione, che hanno con rapidità e capacità analizzato le risposte che provenivano dai revisori; anche a questi ultimi va il mio ringraziamento per il loro oscuro ma prezioso lavoro. Sono certo che coloro che si recheranno a Matera avranno la conferma della qualità delle relazioni del nostro Congresso UID.



La Citt Il Viaggio Il Turismo


La Citt Il Viaggio Il Turismo
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Author : Gemma Belli
language : it
Publisher: FedOA - Federico II University Press
Release Date : 2018-11-06

La Citt Il Viaggio Il Turismo written by Gemma Belli and has been published by FedOA - Federico II University Press this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2018-11-06 with Architecture categories.


[English]:The city as a destination of the journey in his long evolution throughout history: a basic human need, an event aimed at knowledge, to education, to business and trade, military and religious conquests, but also related to redundancies for the achievement of mere physical or spiritual salvation. In the frame of one of the world's most celebrated historical city, the cradle of Greek antiquity, myth and beauty, travel timeless destination for culture and leisure, and today, more than ever, strongly tending to the conservation and development of their own identity, this collection of essays aims to provide, in the tradition of AISU studies, a further opportunity for reflection and exchange between the various disciplines related to urban history./ [Italiano]:La città come meta del viaggio nella sua lunga evoluzione nel corso della storia: un bisogno primario dell'uomo, un evento finalizzato alla conoscenza, all'istruzione, agli affari e agli scambi commerciali, alle conquiste militari o religiose, ma anche legato agli esodi per il conseguimento della mera salvezza fisica o spirituale. Nella cornice di una delle città storiche più celebrate al mondo, culla dell'antichità greca, del mito e della bellezza, meta intramontabile di viaggi di cultura e di piacere, e oggi, più che mai, fortemente protesa alla conservazione e alla valorizzazione della propria identità, questa raccolta di saggi intende offrire, nel solco della tradizione di studi dell'AISU, un'ulteriore occasione di riflessione e di confronto tra i più svariati ambiti disciplinari attinenti alla storia urbana.