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La Ricostruzione E Lo Studio Di Un Avvenimento Militare


La Ricostruzione E Lo Studio Di Un Avvenimento Militare
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La Ricostruzione E Lo Studio Di Un Avvenimento Militare


La Ricostruzione E Lo Studio Di Un Avvenimento Militare
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2009

La Ricostruzione E Lo Studio Di Un Avvenimento Militare written by Massimo Coltrinari and has been published by Edizioni Nuova Cultura this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2009 with History categories.


Il volume si prefigge di fornire, a studenti e ricercatori, prendendo le mosse dai dettami e finalità del Progetto “Storia in laboratorio” promosso dalla Associazione Combattenti della Guerra di Liberazione volto a divulgare e far conoscere la Storia alle nuove generazioni, uno strumento utile al fine di ricostruire e studiare, il più correttamente possibile, un evento storico-militare (del passato) proponendo un metodo di analisi consequenziale. Prendendo a riferimento il fenomeno “guerra”, il volume propone schemi attagliati, anche in combinazione tra loro, alla guerra classica, alla guerra rivoluzionaria e/o sovversiva, con le più varie accezioni, ed alle recenti peace support operations, ove, in questo caso, i soggetti protagonisti da due passano a tre (parti in conflitto/forze di interposizione o “di pace”). Sono “note”, suggerimenti che ognuno dei destinatari può, anzi deve, interpretare secondo la sua creatività , nella più ampia accezione della libertà di pensiero, rispettando solo i criteri di scientificità e di coerenza, al solo fine della conoscenza, la più ampia, onesta e completa possibile. Un volume che vuole essere uno strumento, più da consultare che da leggere



L 8 Settembre In Albania


L 8 Settembre In Albania
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2009

L 8 Settembre In Albania written by Massimo Coltrinari and has been published by Edizioni Nuova Cultura this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2009 with History categories.


Perché la Divisione “Parma”, che doveva proteggere e tenere il porto di Valona, il punto di collegamento fondamentale con l’Italia, vitale per ogni sopravvivenza, crollò nell’arco di 48 ore, e permise ad una colonna motorizzata tedesca esile e decisa di occupare il predetto porto di Valona senza colpo ferire? Perché la Divisone “Arezzo”, stanziata nel Corciano, passò quasi al completo nelle file tedesche, rinnegando ogni tradizione, anche i simboli più cari come bandiere e stendardi? Perché la Divisione “Puglie”, in piena crisi di movimento, fu completamente lasciata al suo destino e nel Kossovo fu oggetto di vendetta e rappresaglia da parte di kossovari, che avevano prestato giuramento di fedeltà al Re Imperatore? Perché la Divisione “Firenze” lasciata Dibra, mosse verso il mare per raggiungere l’Italia e combatté il 22 settembre 1943 una battaglia contro i tedeschi a Kruja e, sconfitta, salì in montagna e raggiunse il Comando dell’Esercito di Liberazione Nazionale Albanese quasi al completo? Perché la Divisone “Brennero”, composta da Altoatesini e Veneti fu al completo rimpatriata, dai tedeschi, in Italia, a Trieste e Venezia e poi, scelse di essere internata in Germania? Perché la Divisione “Perugia”, in marcia da Argirocastro a Santi Quaranta, in armi, tenne questo porto fino ai primi di ottobre 1943. Presi i contatti con Brindisi, avuti ordini di resistere, dopo la caduta di Cefalonia e Corfù, respinse un attacco dal mare di forze tedesche e ricevuto l’ordine dal Comando Supremo Italiano di lasciare le armi ai partigiani albanesi e di portarsi a Porto Palermo, 45 km più a nord, per essere evacuata in Italia, fu abbandonata a se stessa ed alla rappresaglia tedesca? Per tanti soldati italiani in terra albanese arrivò il momento delle scelte, ognuno a fronteggiare tutti i nemici: i criminali, i briganti, i collaborazionisti, i tedeschi ed anche la diffidenza dei partigiani albanesi combattuti fino a poche settimane prima. Soli con la loro coscienza. Queste pagine voglio tratteggiare le loro vicende, non per dare giudizi, o attestati meritori, ma solo per ricordarli e per ricordare quella che fu una tragedia, prima di tutto materiale e più ancora morale, come è stato l’armistizio dell’8 settembre in Albania.



Il Corpo Italiano Di Liberazione E Ancona


Il Corpo Italiano Di Liberazione E Ancona
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2014-06-01

Il Corpo Italiano Di Liberazione E Ancona written by Massimo Coltrinari and has been published by Edizioni Nuova Cultura this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2014-06-01 with History categories.


illustra il contributo che il Corpo Italiano di Liberazione ha dato alla liberazione delle Marche, in generale, e di Ancona in particolare, nella Battaglia per Ancona, svoltasi dal 1 al 20 luglio 1944. Inquadrato nel II Corpo d’Armata Polacco, il Corpo Italiano di Liberazione svolse il ruolo di coprire il fianco sinistro dei Polacchi, che avanzano lungo la litoranea Adriatica; in questo ruolo liberarono Ascoli Piceno, Macerata, Tolentino. Il Comandante Polacco Anders, occupata Osimo il 6 luglio, predispose un piano di attacco per la conquista di Ancona che schierava la 3a Divisione Carpatica a destra, con compiti di fissaggio ed inganno, la 5a Divisione Krescowa al centro, con compiti di attacco, rottura e sfondamento del fronte tedesco, mediante manovra di aggiramento, il Corpo Italiano di Liberazione, a sinistra, con compiti di protezione, sicurezza e copertura del fianco sinistro. L’obiettivo era conquistare Ancona e annientare la guarnigione tedesca. Questo piano, messo in atto dall’alba del 17 luglio, ebbe un successo parziale: Ancona fu conquistata il 18 luglio, ma la guarnigione tedesca, nonostante forti perdite, non fu annientata. Di questo parziale insuccesso, vari comandanti polacchi accusarono il Corpo Italiano di Liberazione, accusandolo di aver raggiunge i suoi obbiettivi con ritardo, scoprendo il fianco sinistro delle forze avanzanti polacche, che furono costrette a fermarsi, e quindi dare tempo a quelle tedesche di salvarsi. Accuse che si rivelarono infondate, ma che dimostrano, indirettamente, come il Corpo Italiano di Liberazione era parte integrante delle forze alleate che liberarono Ancona. Per dimostrare questo, il volume presenta pagine di storia militare con un linguaggio, a volte, per specialisti, affrontando anche delicati argomenti come l’atteggiamento ostile Britannico verso gli Italiani, il ruolo politico delle forze italiane, l’apporto delle forze della Resistenza ai combattimenti ed altri. Il linguaggio diviene, però, presto amabile e divulgativo in quanto le operazioni militari sono anche ricostruite attraverso le testimonianze orali e documentali coeve a complemento della descrizione tecnico-tattica. Testimonianze di militari e di civili, da quella di Sergio Pivetta, a quella di Francesca Bonci, che descrive con il suo Diario il passaggio del fronte ad Osimo, a quelle di sfollati di Agugliano, Castel’Emilio, Cassero, Camerata Picena e Castelferretti, abitati sull’asse di avanzata dell’attacco polacco. Emerge in tutti, tra macerie morali e materiali, il desiderio di sopravvivere e, la speranza di vivere un futuro diverso e migliore. Il volume descrive, quindi, il passaggio del fronte nell’anconetano, nome con cui si ricorda quei terribili gironi, quei giorni delle oche verdi, oche che erano dipinte dai contadini con il verderame per mimetizzarle e evitare attacchi aerei alleati, e del lardo rosso, come i soldati tedeschi, sempre in cerca di cibo da rubare nelle loro razzie, chiamavano il prosciutto. Un volume di ricostruzione storico-militare e testimonianze.



La Giornata Del Decorato 2016


La Giornata Del Decorato 2016
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2017-01-11

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Il Convegno di Studi “Comprendere la Grande Guerra. Dal primo al secondo anno di guerra. 1915-1916” si è svolto il 23 aprile 2016 in occasione della Giornata del Decorato del 2016 tenutasi a Salò per ricordare e comprendere gli eventi iniziali, in questa data centenaria, della Prima Guerra Mondiale. Le relazioni qui riportate vogliono offrire al Socio del Nastro Azzurro ed ai lettori spunti per approfondire e capire quei giorni che diedero l’avvio al nostro impegno in questa guerra che concluse il nostro risorgimento nazionale. La Giornata del Decorato è stata anche l’occasione per fare il punto sulla attuale situazione dell’Istituto Nastro Azzurro che ha dato vita ad una Tavola Rotonda, di cui si riportano gli interventi dei partecipanti, presieduta dal Presidente Nazionale, Tavola Rotonda che si è conclusa con il pensiero e una preghiera per i Caduti di tutte le guerre e per la Patria Nostra.



1917 L Anno Terribile


1917 L Anno Terribile
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2018-09-28

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Il Compendio del 1917, come i volumi precedenti, riporta, per l’Italia gli eventi chiave del terzo anno di guerra, il quarto della Grande Guerra. Dedicato tutto il capitolo primo ai primi dieci mesi di guerra sul fronte italiano, con particolari cenni alla 10a ed alla 11a Battaglia dell’Isonzo, detta “della Bainsizza”, il capitolo secondo tratta del ripiegamento dall’Isonzo al Piave, la 12a Battaglia dell’Isonzo, detta di “Caporetto”, integrato anche con una ricostruzione grafica delle operazioni dei giorni dal 24 ottobre al 9 novembre. Seguono poi, con cenni, le descrizioni della guerra sul mare e sui restanti fronti europei e non europei. Come per gli anni precedenti, anche questa ricostruzione è intercalata da episodi ed azioni di singoli uomini che determineranno la concessione della massima decorazione al Valore Militare. Ne esce quindi, un quadro in cui il grande evento si mescola con l’episodio del singolo combattente, dando così al lettore, ma soprattutto allo studente, una sintesi che si ritiene sufficiente per comprendere gli avvenimenti del 1917 e quindi essere in grado di poter usare l’annesso Glossario 1917 e costruire le proprie mappe logiche, concettuali e di ricerca da utilizzare ai propri fini. Una analitica cronologia del 1917 è posta a corredo insieme alla bibliografia consultata e di riferimento.



L Ultima Difesa Pontificia Di Ancona 7 29 Settembre 1860 La Piazzaforte


L Ultima Difesa Pontificia Di Ancona 7 29 Settembre 1860 La Piazzaforte
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2012

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L Ultima Difesa Pontificia Di Ancona 7 29 Settembre 1860 Tomo Ii


L Ultima Difesa Pontificia Di Ancona 7 29 Settembre 1860 Tomo Ii
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2013-11-29

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Il primo tricolore che sventolò in Ancona, subito dopo la resa pontificia, fu esposto al balcone di Casa Schelini a piazza Grande, oggi piazza del Plebiscito, che gli Anconetani amano chiamare, piazza del Papa. La casa Schelini era sempre stata il centro delle attività patriottiche e unitarie; nel 1832 vi era stata fondata la prima “congrega” della Giovine Italia. Nonostante ogni azione di repressione, gli Schelini, insieme ad altri Anconetani, tennero viva la fiamma unitaria e nazionale ed operarono affinché Ancona si inserisse nel processo unitario italiano, convinti che nell’Unità nazionale ci sarebbero stati vantaggi per tutti. Come poi la realtà dimostrò con i fatti. Altri Anconetani erano di parte pontificia, come, ad esempio, la famiglia Buorbon del Monte ed altre famiglie che poi, nei decenni post unitari persero via via il loro potere fino a scomparire. Il ruolo di queste famiglie e degli Anconetani di parte pontificia nella ultima difesa del potere temporale in Ancona fu minimo, estromesso ed emarginato dalla azione estremista dei legittimisti venuti da tutta Europa, che vedevano nell’elemento “indigeno” cioè romano, cioè italiano un potenziale avversario, se non un nemico. Questa volontà di difendere con ogni mezzo i diritti temporali della Chiesa, che a Roma aveva il suo capofila il Pro Ministro per le Armi de Merode e ad Ancona il de Quatrebarbes, e poi il de La Moricière, si tramutarono in azioni violente e di repressione, che fecero vivere ad Ancona, ulteriori giorni difficili, che si sommarono al decennio di occupazione austriaca e alle repressioni del Kalnermatten nel 1859. Dopo aver dedicato il Tomo I alla descrizione di Ancona come piazzaforte, che è la fotografia della Dorica nella metà dell’ottocento, punto di partenza del suo sviluppo postunitario, questo Tomo II descrive gli avvenimenti finali e conclusivi della difesa pontificia di Ancona. Gli avvenimenti come sono descritti fanno emergere un’azione, da parte dei responsabili pontifici, piena di errori politici, sociali, economici, diplomatici e, soprattutto militari, che agevolò non poco l’affermarsi della temuta quanto odiata “rivoluzione”, tanto che le vittorie dei Sardi, ovvero degli Italiani, ottenute in questo modo, per la facilità con cui sono state conseguite, oggi non vengono considerate importanti, come in realtà sono, ma sostanzialmente disconosciute. Un oblio che coinvolge anche Ancona, nella Storia nazionale, che in questo passaggio, per lei fondamentale dallo stato preunitario allo stato nazionale perdette uno dei suoi monumenti più qualificanti e rappresentativi, la Lanterna, simbolo della essenzialità della sua vocazione commerciale e marittima. Un volume che vuole sottolineare che il nostro Risorgimento, in questa appena passata data anniversaria del 2011, più che celebrarlo va conosciuto e, possibilmente, studiato. E così la Storia di Ancona.



1914 L Anno Fatale


1914 L Anno Fatale
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2018-04-30

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Il Compendio 1914, dopo l’introduzione in cui sono analizzate le cause remote e prossime che portarono alla Grande Guerra, in un quadro geopolitico del mondo e l’Europa in quell’ultimo anno di pace, analizza le dottrine ed i procedimenti di impiego, la mobilitazione ed i piani di operazione dei principali eserciti coinvolti, passa ad analizzare i vari fronti, occidentale, orientale e balcanico, oltre a quello in mare e nelle colonie che si sono formati per effetto delle dichiarazioni di guerra che si sono succedute ad effetto domino. Infine un capitolo dedicato all’Italia, che si ritrovò quasi di sorpresa senza alleati e senza amici in una neutralità che per tutto il restante anno fu quasi paralizzante la politica italiani, prima che il Paese fosse chiamato a scegliere tra neutralità ed intervento e la politica e l’opinione pubblica si fronteggiasse tra neutralisti e interventisti.



1916 L Anno D Angoscia


1916 L Anno D Angoscia
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2018-06-28

1916 L Anno D Angoscia written by Massimo Coltrinari and has been published by Edizioni Nuova Cultura this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2018-06-28 with History categories.


Nel Compendio 1916, dopo l’introduzione in cui viene delineato un quadro generale dei primi due anni di guerra e la situazione operativa nei vari scacchieri all’inizio del 1916, i primi due capitoli sono dedicati alla guerra sul fronte italiano, con la descrizione degli avvenimenti nella prima e nella seconda parte dell’anno preso in esame, con particolare riguardo alla conquista di Gorizia, la prima vittoria italiana nella Grande Guerra, per concludere con la descrizione dell’offensiva autunnale. Il capitolo successivo tratta della nostra guerra sul mare ed, infine, il capitolo quarto presenta un quadro della Grande Guerra sui fronti europei: occidentale (Francia) orientale (Russia) balcanico (Serbia), la guerra navale e le residuali operazioni nelle colonie. Indi si traggono delle considerazioni conclusive relative all’anno preso in considerazione. Una analitica cronologia del 1916 è posta a corredo insieme alla bibliografia consultata e di riferimento.



Le Marche E La Prima Guerra Mondiale Il 1915


Le Marche E La Prima Guerra Mondiale Il 1915
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Author : Massimo Coltrinari
language : it
Publisher: Edizioni Nuova Cultura
Release Date : 2016-07-31

Le Marche E La Prima Guerra Mondiale Il 1915 written by Massimo Coltrinari and has been published by Edizioni Nuova Cultura this book supported file pdf, txt, epub, kindle and other format this book has been release on 2016-07-31 with History categories.


Il volume traccia un quadro degli eventi che portarono l’Italia ad entrare in guerra nel maggio 1915 contro l’Austria-Ungheria, avendo particolare riferimento le Marche. Descrive i primi sei mesi del 1915 che furono un semestre difficile ed agitato, e che segnarono profondamente il nostro Paese ed, in particolare, le Marche. Seguito del precedente dedicato al 1914, il volume, primo dei due in programma per il 1915, descrive la genesi di una scelta, frutto in gran parte delle imposizioni altrui e in parte dalle nostre decisioni, generate dalla dichiarazione di neutralità nell’agosto 1914, ove, in pratica, l’Italia non aveva più né alleati né tantomeno amici; descrive, poi, il perché di questa situazione difficile ed intricata, che fu risolta solo scegliendo fra le due opzioni rimaste: guadagnarsi nuovi Alleati, ovvero scendere a fianco dell’Intesa, o accettare quanto ci offrivano gli ex-Alleati, Austria-Ungheria e Germania in cambio della nostra neutralità. Era lo scontro tra interventisti e neutralisti, che videro le Marche in prima fila. Uno scontro che fu risolto senza tenere contro delle esigenze e delle condizioni militari. Il rovesciamento delle alleanze maturato nel 1914 imponeva più tempo per una adeguata preparazione alla guerra; un dato, questo, sottovaluto e che incise su una mobilitazione rilevatasi tardiva. Il Primo Ministro Antonio Salandra ed il Ministro degli Esteri, Sydney Sonnino, sono gli artefici primi di questa situazione che mise in difficoltà gravi il vertice militare. Il Regio Esercito e la Regia Marina entrarono in guerra non pronte, tanto che la prima grande offensiva terrestre fu lanciata il 23 giugno 1915 ad un mese dalla dichiarazione di guerra, mentre le coste italiane, da Venezia a Otranto sono e rimangono indifese per tutto il 1915 e gran parte dell’anno seguente. Segni, questi, che avvalorano ancor di più l’assunto proposto. Le Marche, ove gli interventisti erano la maggioranza, pagarono immediatamente questi errori; le coste marchigiane, con Ancona in testa, furono attaccate il primo giorno di guerra, imponendo un totale radicale cambio di vita e di comportamenti. La Guerra si era presentata subito ai Marchigiani con il suo vero volto, chiamando tutti alla realtà, smorzando in poche ore l’entusiasmo di quello che fu definito “il maggio radioso”, ma che radioso non fu.